Imparare sbagliando, imparare pensando, imparare giocando.

Martedì 16 novembre 2022 si è concluso il corso di Robotica rivolto alle classi terze della Secondaria di 1° grado Piera Andreoli di Lodi e di Codogno, organizzato in otto lezioni.

Dopo una prima prima parte di teoria e pratica guidata, nelle ultime sei lezioni gli studenti delle due sedi si sono cimentati a costruire, smontare e ricostruire i robot, per poi programmarli. Ogni volta hanno riscontrato e risolto nuove difficoltà. Il loro lavoro e il loro impegno hanno dato davvero buon frutto.

prof. Contardi Marco – docente di Tecnologia

 

 

Ma perchè insegnare robotica a scuola?

Con l’introduzione del PNSD, Piano Nazionale Scuola Digitale (2015), il Miur offre alla scuola strumenti, metodologie e proposte nuove che, negli ultimi anni, hanno cambiato il modo di fare scuola di tanti docenti.

Nell’azione #17 del Piano si legge “Tra le classi di contenuto di tipo “caratterizzante”, ossia che richiamano delle specializzazioni, per l’applicazione e un uso attivo delle dinamiche tecnologiche e online, prevediamo che a tutti gli studenti siano offerti percorsi su:…….il making, la robotica educativa, l’internet delle cose”. La robotica, tra le attività scolastiche, è prevista dalla Direttiva 93 del 30.11.2009 e nel decreto 851 del 27/10/2015 PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale).

Tra gli aspetti più importanti nell’utilizzo di questi strumenti ci sono sia la programmazione sia la costruzione dei piccoli robot. Non è sufficiente accendere il prodotto per farlo funzionare, ma è necessario imparare ad utilizzare un linguaggio di programmazione adatto alla fascia d’età dell’alunno. Ogni robot offre opportunità, in modo trasversale, multidisciplinare, in percorsi di continuità, peer learning, peer tutoring, progetti ponte, curricolo verticale, in modo ludico e creativo, dove l’alunno può mostrare al meglio le sue capacità. La tecnologia che si mette al servizio della didattica. La robotica aiuta a sviluppare il pensiero computazionale e il problem solving, perché “costringe”a ragionare, a risolvere un problema, ad aiutarsi reciprocamente. La correzione dell’errore (debug) diventa automatica, come anche la visione del prodotto finale.